Articolo dell’IstitutoIl suono delle campane tibetane può essere benefico per la vostra salute

Il suono delle campane tibetane può essere benefico per la vostra salute

Di Tamara L.Goldsby, PhD, Michael E.Goldsby, PhD, Mary McWalters, BA, Paul J.Millsa, PhD.

Sommario.

Le malattie cardiache, i problemi psichici, la diabete, la dipendenza dalle droghe sono spesso causate dallo stress. La meditazione, invece, è in grado di rilassare l’organismo, placando l’ansia e migliorando la salute. Il rilassamento è una reazione fisiologica che significa la diminuzione della pressione sanguigna, il blocco della reazione “combatti o scappa”, con il conseguente blocco dell’attivazione della reazione del sistema nervoso parasimpatico in risposta ai fattori esterni. Esiste la meditazione della consapevolezza, come esistono altre tecniche meditative. Per apprendere l’arte della meditazione servono tempo, pazienza e disciplina.

E quindi, una tecnica di rilassamento antistress che non necessita di un lungo apprendistato, o di una grande autodisciplina, potrebbe portare molto beneficio alla salute umana.

Gli autori dell’articolo raccontano come il semplice ascolto, durante la meditazione, delle intense frequenze basse delle campane tibetane può procurare una forte reazione di rilassamento ed influenzare positivamente l’umore e la salute.

La cura del suono è stata usata da molte culture e popoli, comprese le tribù primitive, nel corso di molti secoli. Gli aborigeni australiani per 40 000 anni hanno usato il didjeridoo per curare i vari disturbi. Degli strumenti musicali antichi, come, per esempio, le campane tibetane (o himalayane), si usavano per delle cerimonie religiose e spirituali. Le campane tibetane, usate dai monaci per delle cerimonie sacre, sono fatte di apposite leghe di metalli.

Malgrado la cura del suono non sia una novità, il numero degli studi, per quel che riguarda il valore curativo delle campane di metallo o di cristallo, è abbastanza limitato. La maggioranza degli studi riguarda le caratteristiche fisiche di questi strumenti, come la frequenza sonora, oppure i tentativi di modellare delle caratteristiche acustiche della campane.

Le campane sono state usate per la cura dei disturbi emotivi degli adolescenti, oppure nella pratica psicoterapica, insieme alla respirazione profonda, la visualizzazione e la meditazione. Gli autori di tali ricerche hanno comunicato che l’uso congiunto di questi metodi di cura può sollecitare la guarigione emozionale e psicologica.

L’obiettivo del presente studio è il proseguimento delle ricerche in questo campo, compresi gli effetti del suono delle campane e della terapia del suono sull’umore, l’ansia, il dolore fisico e l’equilibrio spirituale, ponendo le basi per una ricerca futura ancora più approfondita.

Il metodo.

I partecipanti.

Nello studio hanno preso parte 62 persone dell’eta tra 21-77 anni, l’età media dei partecipanti era di 49,7 anni. Lo studio è stato condotto in tre centri: Il Centro Marittimo della vita spirituale a Encinitas, California (17 partecipanti); il Centro Benessere Chopra a Carlsbad, California (39 partecipanti), l’Istituto Californiano delle Scienze Umanitarie (CIHS) a Encinitas, Californua (6 partecipanti). La ricerca è stata approvata dal consiglio scientifico dell’Università della California a San Diego (n.160174). L’informazione di carattere demografico è presentata nella Tabella 1.

Tabella 1.
Lo stato demografico.

 

Caratteristiche

Tutti (n = 62)

Uomini (15%)

Donne (85%)

Età (età media)

49.7 (13.0)

42.0 (15.8)

51.0 (12.0)

Livello istruzione %

     

Scuola media

4.8

11

4

Studi superiori incompleti

31

33

30

Laurea

34

33

34

Dottorato

24

11

26

Dottori in scienze

6.5

11

6

Stato civile %

     

 Celibi

38

50

36

 Convivenza

7

13

6

 Sposati

33

25

34

 Divorziati

21

13

23

 Vedovi

2

0

2

Esperienza meditazioni, %

     

 Presente

87

100

85

 Assente

13

0

15

Esperienza di meditazioni con le campane %

     

 Presente

59

56

60

 Assente

41

44

40

La descrizione dello studio.

Prima e dopo la meditazione i partecipanti hanno compilato dei questionari, compreso il “breve profilo degli stati di umore”, per la valutazione del grado della tensione, della rabbia e del disorientamento, nonché la scala dell’ansia e della depressione per la valutazione dello stato ansioso o depressivo, un questionario di 10 livelli per la valutazione della terapia in presenza di una malattia cronica, e la scala dell’equilibrio spirituale. Inoltre, prima e dopo la meditazione i partecipanti hanno compilato un questionario demografico che includeva delle domande circa l’esperienza meditativa precedente, l’uso delle sostanze psicotrope, dei farmaci, degli integratori o delle erbe medicinali. Ai partecipanti è stato chiesto se in quel momento provavano un dolore fisico o uno stato di disagio. Nel caso avessero un dolore in quel momento, è stato chiesto la valutarne il grado sulla scala da 1 a 5.

La tecnica della meditazione.

Ai partecipanti è stato chiesto di portare dei tappetti per yoga, dei cuscini o delle coperte, di modo da poter sdraiarsi o stare comodi durante la meditazione. E’ stato chiesto di disporsi a semicerchio oppure lungo il perimetro della stanza (a secondo della misura della stanza o del numero dei partecipanti) con la faccia rivolta verso gli strumenti musicali.

Gli strumenti musicali includevano: delle campane tibetane, delle campane di cristallo, dei gong, dei tingsha (piccoli piattini), dei dorges (le campane piccole), dei didijeridoo e dei campanelli. La maggioranza delle campane tibetane (circa il 90%) era composta di coppe Jambati della misura da 9 a 12 pollici che pesavano da 2 a 5 libbre. Circa il 5% delle coppe sonore erano molto piccole (coppe Thadobati, circa 4,5 pollici e di peso pari a 0,5 libbre). Il restante 5% delle campane sonore erano coppe Jambati molto grandi della misura da 12 a 14 pollici e di peso da 6 a 8 libbre.

Le campane sonore (i campanelli) erano il principale strumento usato durante le meditazioni (il 95% dei casi), mentre gli altri strumenti aggiuntivi sono stati usati durante il 5% delle meditazioni.

Il suono e la vibrazione sono stati prodotti prevalentemente tramite lo strofinamento delle campane con un apposito bastoncino (è stato usato nel 95% dei casi). Sono state usate, in virtù della quantità dei partecipanti, da 30 a 80 campane tibetane, 2-3 campane di cristallo e 2-6 gong. I partecipanti del primo gruppo hanno avuto la possibilità di ascoltare circa 25 campane tibetane, 2 campane di cristallo e 2 gong, mentre i partecipanti del Centro Marittimo hanno ascoltato circa 80 campane tibetane, 6 campane d cristallo e 6 gong. Ogni partecipante aveva non meno di 2 campane vicino alla testa. Le campane venivano azionate tramite il bastoncino puji. La sequenza sonora era la seguente: prima venivano azionati i tingsha, poi la campane tibetane, le campane di cristallo, i gong e infine, le grandi campane tibetane. La sequenza dei suoni veniva ripetuta due volte. La durata della meditazione era di 60 minuti.

Le campane di metallo venivano collocate al centro della stanza, e venivano attivate ruotando il bastoncino puji sul bordo; ciò creava un particolare suono che gradualmente si spegneva. Più o meno nel centro della stanza venivano messe anche alcune campane di cristallo, anch’esse azionate con un bastoncino.

All’inizio della meditazione il conduttore ha parlato ai partecipanti con una voce rassicurante, invitandoli a sdraiarsi e a dormire, se ne avessero voglia. Ai partecipanti è stato chiesto di notare qualsiasi sensazione che sorgeva nel corpo, senza darne una valutazione. I partecipanti dovevano solamente rilassarsi e godere la meditazione. Alla fine, il conduttore ha invitato le persone di non affrettarsi di riprendere lo stato cosciente, e di tornare alla realtà gradualmente.

I risultati dello studio.

La valutazione dei cambiamenti nello stato dei partecipanti prima e dopo la seduta con le campane è stata fatta con diversi metodi (Tabella 2). Nel corso della ricerca è stato notato un notevole effetto curativo, al di la del tipo del metodo della valutazione. L’effetto dell’ascolto variava a secondo dell’età (vedi la Tabella 3). Le persone dell’età dai 20 ai 39 anni hanno dimostrato il grado di rilassamento maggiore (mediamente 1,6 all’inizio della seduta e 0,2 dopo la cura). Nelle persone della fascia d’età 40 - 59 anni, Il valore medio della tensione psicologica è sceso da 1,3 all’inizio della seduta a 0,2 dopo la cura (P <0,05).

Tabella 2
Risultati prima e dopo un ciclo delle meditazioni

 

Indice

n

Prima della meditazione

Dopo la meditazione

Cambiamento

P

ηa

   
                 

Tensione

62

1.26

1.03

0.14

0.57

1.12

.000

.51

Aggressività

60

0.85

0.98

0.05

0.19

0.80

.000

.42

Confusione

60

1.10

0.87

0.30

0.56

0.80

.000

.54

Stanchezza

60

1.65

1.12

0.42

0.75

1.23

.000

.46

Resistenza

59

1.97

1.19

1.48

1.05

0.49

.002

.15

Ansia

58

1.11

0.66

0.44

0.49

0.67

.000

.49

Depressione

57

0.62

0.51

0.42

0.36

0.20

.002

.16

Fede

62

3.18

1.10

3.46

0.96

0.28

.005

.12

Spiritualità

57

2.85

0.94

3.64

0.46

0.79

.000

.49


 

Tabella 3.
I cambiamenti medi dello stato di tensione, ansia, depressione nei gruppi formati di diverse età, prima e dopo la meditazione

 

Età

n

Prima della meditazione

Dopo la meditazione

Cambiamenti

P

η

   
                 

Tensione

               

 20-39

15

1.56

0.88

0.21

0.31

1.35

.000

.71

 40-59

33

1.29

1.15

0.20

0.68

1.09

.000

.47

 60-79

14

0.88

0.78

0.26

0.43

0.62

.038

.29

Ansia

               

 20-39

15

1.43

0.61

0.67

0.62

0.76

.000

.70

 40-59

33

1.03

0.70

0.27

0.52

0.76

.000

.54

 60-79

14

0.74

0.46

0.29

0.47

0.45

.019

.35

Stati depressivi

               

 20-39

15

0.63

0.37

0.48

0.32

0.15

.207

.11

 40-59

33

0.66

0.66

0.38

0.39

0.27

.012

.18

 60-79

14

0.55

0.43

0.35

0.32

0.20

.051

.26

Inoltre, sono stati esaminati gli effetti della meditazione su quei partecipanti che avevano l’esperienza della meditazione (i cosiddetti “meditatori esperti”) rispetto a coloro che erano a digiuno delle pratiche meditative di questo tipo (“meditatori principianti”) (tabella 4). In entrambi i gruppi sono stati notati notevoli effetti per quel che riguarda il calo della tensione, l’ansia e la depressione (tutti Ps <.01).
 

Tabella 4.
I cambiamenti medi dello stato di tensione, ansia, depressione per i partecipanti «meditatori esperti» e «meditatori principianti», prima e dopo le sedute meditative.

 

Dati

n

Prima della meditazione

Dopo la meditazione

Cambiamenti

       
                 

Meditatori principianti

               

Tensione

26

1.61

1.13

0.32

0.80

1.29

.000

.500

Ansia

26

1.30

0.69

0.41

0.51

0.89

.000

.590

Stati depressivi

26

0.80

0.61

0.41

0.41

0.39

.003

.298

Meditatori esperti

               

Tensione

36

1.01

0.88

0.15

0.26

0.86

.000

.500

Ansia

36

0.89

0.61

0.47

0.43

0.42

.000

.400

Stati depressivi

36

0.51

0.47

0.39

0.30

0.12

.100

.075

Allo scopo della valutazione di ogni possibile effetto delle meditazioni sulla soglia di dolore fisico, ai partecipanti è stato chiesto se provavano un dolore prima e dopo la meditazione. I 29 partecipanti hanno comunicato di avere un dolore fisico. E’ stato anche chiesto di valutare il dolore su scala da 1 a 5 (dove 1 è un “lieve disagio” e 5 è un “dolore forte”), nonché di descrivere il dolore indicando dove si manifesta nel corpo. Nella Tabella 5 è data la valutazione media del dolore dei partecipanti (a secondo dell’età) che hanno parlato del loro stato prima e dopo la meditazione. I partecipanti dell’età 40-59 anni hanno mostrato degli effetti maggiori, con la riduzione o l’eliminazione delle sensazioni dolorose dopo la meditazione. Il livello medio di dolore pari a 2 è sceso dopo la meditazione a 0,79.

Tabella 5
Il cambiamento medio di dolore fisico, in base all’età, prima e dopo la meditazione

 

Età

n

Dolore medio

Cambiamenti

Deviazione standard

 
   

Prima della meditazione

Dopo la meditazione

   

20-39

8

1.63

0.75

0.88

1.17

40-59

14

2.00

0.79

1.21

1.21

60-79

7

1.57

1.00

0.57

0.9

Inoltre, il dolore fisico prima e dopo la meditazione è stato valutato sia per i meditatori esperti sia per quelli principianti (vedi la Tabella 6). La riduzione del dolore è stata più marcata nei principianti che prima non avevano mai ascoltato le campane tibetane (il valore medio 1,88 all'inizio della ricerca e 0,69 alla fine)

Tabella 6
I cambiamenti medi del livello di dolore fisico per i meditatori esperti e principianti, prima e dopo la meditazione

 

Meditatori principianti

n

Livello di dolore medio

Riduzione media

Deviazionne media

 
   

Prima della meditazione

Dopo la meditazione

   

Esperti

13

1.69

1.00

0.69

0.91

Principianti

16

1.88

0.69

1.19

1.29

Conclusioni.

Lo scopo della presente ricerca è lo studio dei potenziali effetti della meditazione con l’uso delle campane tibetane sull’umore, sulla tensione, l’ansia, il dolore fisico e lo stato spirituale. Nel corso dello studio è stato confermato un netto miglioramento dello stato dei meditatori, su tutti i parametri.

I risultati più evidenti riguardano la scala della tensione, il che conferma la tesi dell’effetto benefico della meditazione sul rilassamento e sullo stress. Anche la depressione e l’ansia sono diminuiti dopo la meditazione, senza parlare del miglioramento dell’equilibrio spirituale subito dopo la meditazione con l’uso delle campane. Nel corso della ricerca è stato provato l’effetto positivo della meditazione sullo stato della psiche, con la diminuzione dell’aggressività ed ira e l’aumento della contentezza.

E’ da notare che l’esperienza di alcuni partecipanti nelle meditazioni con l’uso delle campane tibetane ha influito anch’essa sull’effetto delle sedute. Quei partecipanti che prima dell’esperimento non avevano nessuna esperienza, hanno avuto un effetto maggiore rispetto a coloro che avevano già l’esperienza meditativa. Un effetto inaspettato è stato riscontrato nell’abbassamento della tensione psicologica tra i partecipanti in età 40-59 anni.

Quei partecipanti del gruppo che non hanno mai sentito le campane tibetane prima hanno fortemente diminuito la tensione psicologica dopo il ciclo delle meditazioni, il che testimonia un forte effetto positivo delle sedute. D’altra parte, anche i meditatori esperti nel gruppo dell’età 20-39 anni hanno notato un forte calo della tensione dopo la fine del corso.

Ai partecipanti dell’età 40-59 anni è piaciuta particolarmente la meditazione acustica. Questo gruppo ha dimostrato una maggiore diminuzione del dolore fisico e un forte calo della tensione, specialmente per coloro che prima non hanno mai fatto delle meditazioni simili. E’ stato proposto uno studio approfondito di questo gruppo di età nei successivi esperimenti con l’uso delle campane tibetane.

La cause dell’effetto benefico delle campane non sono ancora del tutto chiarite, ma gli scienziati hanno avanzato alcune teorie. Una di questa spiega il miglioramento dello stato dei partecipanti con l’uso dei ritmi binaurali che il cervello percepisce tramite la differenza delle frequenze, di alcuni hertz, tra i toni che raggiungono gli orecchi; questo provocherebbe un profondo rilassamento. Ma potrebbe trattarsi anche dei ritmi beta, o di uno stato di trance con l’uso dei ritmi theta. Inoltre, le onde sonore possono influenzare positivamente il biocampo o il campo energetico umano. Tali teorie possono spiegare l’effetto positivo sull’umore oppure dei cambiamenti fisiologici avvenuti nel corso della meditazione. Nel corso della ricerca è stata misurata anche la pressione arteriosa, cercando di valutare l’azione del suono sulla pressione tramite l’imprinting tridimensionale.

Allen e Shealy hanno usato una campana di quarzo per misurare delle reazione elettrochimiche dei partecipanti, registrando delle reazioni elettrodermiche dei 40 punti dell’agopuntura sul braccio sinistro e sulla gamba destra dei partecipanti. Nel corso della ricerca è stato riscontrato l’aumento o la diminuzione, rispettivamente, del potenziale elettrico nei punti dell’agopuntura durante l’ascolto della campane. In un altro esperimento ha studiato una potenziale influenza delle campane di cristallo sulla percezione di dolore, ma i risultati dello studio non sono stati univoci. In un recente studio, inoltre, è stata riscontrata la regola dell’abbassamento della pressione arteriosa e della diminuzione della frequenza cardiaca durante l’ascolto delle campane sonore.

Rispetto al gruppo di controllo, nei partecipanti che meditavano in silenzio completo, il livello d’ansia si è abbassato. Il presente studio ha avuto i suoi limiti, il maggiore tra i quali è rappresentato da un’osservazione casuale senza l’uso del gruppo di controllo. Tuttavia, esso ha posto le basi per le future ricerche nel campo dell’impiego della campane tibetane sull’abbassamento del livello dello stress e il miglioramento dello stato psicoemozionale. Come è stato chiarito da Landry, questa forma di meditazione è in grado di abbassare la pressione sanguigna e la frequenza del ritmo cardiaco, favorendo il benessere del sistema cardio-circolatorio. Lo studio degli effetti positivi di questo tipo di meditazione deve continuare. I risultati della ricerca confermano una grande utilità delle meditazioni nella lotta allo stress, visto che non serve l’insegnamento delle pratiche meditative speciali. I partecipanti, volendo, possono anche dormire, In ogni modo, dopo la meditazione con l’uso della campane tibetane le persone hanno provato un profondo rilassamento e hanno acquisito uno stato di profonda pace interiore.

Il personale medico-sanitario (medici, infermieri) potrebbero usare il suono delle campane nella cura dei pazienti. Si può utilizzare sia la registrazione delle campane sia produrre il suono da soli, per questo non occorre un corso di studi.

Questo tipo di meditazione potrebbe essere utile ai medici e ai guaritori per procurare una reazione di rilassamento nei loro pazienti, abbassando lo stress e, di conseguenza, influenzando positivamente la malattia legata allo stress.

Questa ricerca ha dimostrato i notevoli effetti positivi della meditazione con l’uso della campane tibetane su una serie di parametri collegati al benessere. I futuri esperimenti randomizzati e controllati chiariranno altri aspetti dell’influenza delle meditazioni sull’umore, l’equilibrio spirituale e il dolore fisico. Inoltre, in futuro si cercherà di studiare meglio l’azione della meditazione sulle varie fasce di età.

 

Articolo originale: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5871151/