Articolo dell’IstitutoPerche’ e’ necessario meditare e non “ascoltare” i programmi

Perche’ e’ necessario meditare e non “ascoltare” i programmi

Ogni tanto il nostro servizio di supporto riceve delle domande degli ascoltatori che vogliono sapere come mai un certo programma non ha dato un risultato atteso. Nel corso del dialogo si chiarisce che la persona che ha acquistato il programma, lo ascoltava pensando che sarebbe stato sufficiente. Purtroppo no, non funziona così. Permettetemi di fare un esempio. E’ come se, dopo aver comprato una nuova macchina che brilla di tutti i colori,  la guardate sperando che vi porti da qualche parte. E dopo che la macchina non vi ha portato da nessuna parte, telefonate all’autosalone  lamentandosi che la macchina non funziona. Oppure comprate un attrezzo da palestra  e pensate di  riuscire ad avere una figura ideale guardandolo diverse volte al giorno.

Permettetemi di farvi spiegare una cosa:  i programmi meditativi neuroacustici dell’Istituto  sono uno strumento, un’auto, una palestra; per arrivare da qualche parte con il loro aiuto occorre imparare l’abc della guida, il cambio ed altre cose, perché  il programma da solo (tranne quelle indicate a parte) non vi porterà da nessuna parte. Si, nel nostro arsenale ci sono  dei programmi che potete ascoltare come sfondo, e questo è sempre indicato nella descrizione del programma. Tutti i restanti programmi richiedono l’entrata nello stato meditativo, il blocco del dialogo interiore, la concentrazione sulla respirazione. Senza questo i programmi non funzionano.

Per imparare l’arte della meditazione serve un certo periodo di tempo, ma credetemi, non vi servirà nessun guru e nessun maestro illuminato, tutto ciò si impara benissimo da soli. La cosa principale è imparare a staccare il dialogo interiore e a concentrare l’attenzione sulla respirazione. Non esiste nessun’altra tecnica. In questa sezione  c’è anche l’articolo “Come meditare in maniera corretta” che descrive che cosa dovete fare, ovvero, che cosa  non dovete  fare. Non è vero che l’arte della meditazione si possa imparare soltanto nel lontano Tibet o presso un monaco eremita. E’ impossibile insegnare la meditazione ma è possibile impararla. Non ci sono i segreti o le conoscenze misteriose, tutto ciò che serve è la concentrazione sulla respirazione e il controllo della mente chiacchierona. L’arte della meditazione è un processo molto interessante ed istruttivo che chiunque è in grado di imparare.

I programmi neuroacustici sono fatti di modo tale che  il processo dell’entrata  nello stato meditativo sia più facile, e tuttavia non sono delle pilotine magiche, alcuni sforzi li dovrete fare voi. Sono uno strumento, una palestra e una macchina, ma per avere un risultato  occorre imparare  le regole per usarli. La meditazione è più semplice di una macchina, qui non serve un’autoscuola, serve solo la concentrazione e un piccolo sforzo di volontà.

Il cervello, per poter leggere l’informazione racchiusa in un programma, ha bisogno del silenzio e della calma. Se chiudete semplicemente gli occhi pensando alle vostre cose, il cervello sarà occupato dell’elaborazione di questa informazione tralasciando  tutto ciò che è dentro un programma. Noi, in pratica, riusciamo  a capire subito se una persona ascolta semplicemente i programmi o medita. Il 90% delle lettere al servizio di supporto ci arriva dalle persone che non provano neppure a meditare preferendo l’ascolto di una piacevole musica, spesso anche facendo altre cose. E’ come  aprire un manuale di fisica teorica cercando di studiare la teoria della relatività, e nello stesso tempo seguire un film in TV. Fa ridere? Avviene la stessa cosa quando ascoltate i programmi passivamente.

Il problema principale è quello della concentrazione.  La maggioranza delle persone ha il cervello frammentato, abituato a ricevere un flusso delle informazioni; dopo un paio di minuti il cervello si annoia e voi uscite da questo stato, ovvero, non riuscite a mantenere la concentrazione. Ma anche qui c’è una soluzione. Iniziate dalle piccole cose. Provate a restare nello stato di calma interiore un minuto, poi due e tre minuti. Poco alla volta imparerete ad amare questo stato meraviglioso. 
Occorre capire la cosa fondamentale: i programmi meditativi dell’Istituto di sviluppo della coscienza non sono delle pastiglie magiche, non sono né la magia né gli incantesimi. Alla base di ognuno dei programmi ci sono degli studi scientifici, ogni programma coinvolge determinate zone del cervello, sincronizza il funzionamento degli emisferi cerebrali, impone un certo ritmo. Affinché un programma possa raggiungere il suo obiettivo occorre il silenzio e la concentrazione. Tutto ciò richiede  la costanza e la forza di volontà, e nessun segreto o conoscenza occulta.